Tutto comincia dalle radici. La vera crescita è verso il basso, ma nessuno lo pensa mai. Pensiamo che si cresca verso l’alto. Che idiozia! Invece bisognerebbe scavare sotto i piedi dei figli e vedere lì, nella terra, quanto sono cresciuti. Se no poi, da grandi, cadono. Cadono a faccia in giù, come pali mal piantati nel terreno, senza radici.

P. Mastrocola

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Quante gocce e quante volte?

“…nei casi urgenti le dosi possono essere somministrate ogni pochi minuti fino a che non vi sia un miglioramento; nei casi gravi circa ogni mezz’ora; in quelli di lunga durata ogni due o tre ore, o più o meno a seconda della necessità del paziente.”
E. Bach, I dodici “guaritori” e altri rimedi

Sappiamo che la miscela preparata ad hoc di Fiori, va assunta 4 gocce possibilmente sotto la lingua per un minimo di 4 volte al giorno per avere risultati efficaci. E questo ce lo dice chi i Fiori li ha scoperti…pertanto mi attengo a tale posologia, con la quale ho ottenuto i risultati sperati nel lavoro di floriterapeuta.

Come insegna Edward Bach, non mi sento di porre un limite in eccesso: ovvero, il mio consiglio è quello di mantenere le 4 volte al giorno come frequenza minima per ottenere risultati, ma con la raccomandazione di assumere le 4 gocce tutte le volte che ne sentiamo il bisogno. Questo perché ci sono situazioni che portano maggiormente in disequilibrio gli aspetti elaborati da quei Fiori che abbiamo messo nella boccetta…e perché vista la mancanza di effetti collaterali, non aiutare noi stessi ad affrontar meglio tale situazione o addirittura a prevenirla?

Faccio un esempio…se decidiamo di dare a nostro figlio una miscela di Walnut+Red Chestnut+Honeysuckle per aiutarlo a superare il momento del distacco dal genitore durante l’inserimento all’asilo, è bene fargli assumere i Fiori 4 volte al giorno distribuite nella giornata, ma aumentarne la frequenza dell’assunzione qualche ora prima dell’entrata in asilo fino al momento del distacco stesso. Insomma, quando la situazione si fa più complessa, diamo le 4 goccine più frequentemente, perché gli input esterni o anche interni che mettono in disequilibrio quegli aspetti, sono più numerosi e più intensi.

Vi renderete conto come la persona stessa (adulto ma anche e soprattutto bambino), si riesca ad autoregolare, sentendo il bisogno in un determinato momento di assumere i Fiori o al contrario di rifiutarli. Segnale da tenere sempre in considerazione.

Per lo stesso principio non mi sento di dare un tempistica precisa per ottenere risultati. Di base, come per ogni terapia, più il problema è cronico e più il risultato è a lungo temine, ma per i fiori a volte non accade…ci sono persone che reagiscono nell’immediato, e con questo intendo che dopo le prime 4 gocce assunte vedono un importante miglioramento, altre che necessitano di più tempo. Nei bambini ho potuto constatare che la vibrazione del Fiore viene assimilata in tempi brevissimi, ma accade anche negli adulti, in particolar modo quelli che sono più sensibili e fiduciosi nei Fiori ma per assurdo anche in coloro che “li prendo perché non so più cosa fare ma tanto non funzionano”…

La vostra boccetta da 30 ml durerà circa un mese, al temine della quale sarà possibile fermarsi, ripetere la stessa identica miscela o cambiare i Fiori contenuti in essa, in base alle emozioni o i comportamenti esternati durante l’assunzione dei Fiori...

Questo perché i Fiori lavorano come se sbucciassimo una cipolla…avete capito bene…proprio una cipolla. E con questo non intendo assolutamente che fanno piangere o lacrimare gli occhi, ma che si lavora sugli strati più esterni per arrivare pian piano e con coscienza al cuore del problema. Per questo spesso è utile l’aiuto di un floriterapeuta, per avere una guida che abbia gli strumenti le conoscenze e l’esperienza di indirizzarci verso un Fiore piuttosto che un altro.

 

Le informazioni proposte in questo articolo non sono consulto medico e non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico competente. Servono solo a darvi delle indicazioni, da un punto di vista floriterapico, per mantenere o ritrovare uno stato di benessere psicofisico. In caso di patologie di qualsiasi natura è bene consultare sempre prima il proprio medico.

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