Tutto comincia dalle radici. La vera crescita è verso il basso, ma nessuno lo pensa mai. Pensiamo che si cresca verso l’alto. Che idiozia! Invece bisognerebbe scavare sotto i piedi dei figli e vedere lì, nella terra, quanto sono cresciuti. Se no poi, da grandi, cadono. Cadono a faccia in giù, come pali mal piantati nel terreno, senza radici.

P. Mastrocola

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Un Natale con Impatiens

E’ quasi Natale, e come ogni anno i miei bimbi canticchiano per casa le canzoni che stanno preparando per la recita di Natale all’asilo…le canzoni di Natale cantate dai bambini fanno sempre un po’ riflettere…c’è una famosa canzone di una altrettanto famosa pubblicità che ieri i miei piccoli si esercitavano a cantare, ed una frase in particolare mi ha colpito…

"A Natale puoi

fare quello che non puoi fare mai…

riprendere quel tempo

che rincorrevi tanto..."

Ed il collegamento è stato immediato…il fiore di Impatiens, nonostante il richiamo al Natale siano l’agrifoglio (Holly) e il pino (Pine)…ma se la loro energia ce la portano già questi simboli presenti nelle nostre case, forse pensare ad Impatiens come fiore Natalizio può darci una mano…

Perché Natale dovrebbe voler anche dire saper aspettare, aver pazienza di fronte alle mille domande e alla giustificata eccitazione dei bimbi, ma anche fermarsi un attimo e guardarci intorno, ascoltare e non proseguire per inerzia fra i mille regali da fare e i mille impegni…

Godiamoci il Natale, godiamoci i nostri cari, riprendiamoci il nostro tempo, regalandolo ai nostri bimbi, perché è davvero il dono più bello che in quest’epoca possiamo fare a chi amiamo.

Qualche goccia di Impatiens, il fiore della pazienza, della mitezza e della delicatezza, può aiutarci a vivere davvero con il cuore questo magico periodo dell’anno…

E vi regalo anche un’altra perla di saggezza, stavolta di Tracy Hogg, che un giorno o l’altro mi scriverò a lettere cubitali sul soffitto della mia camera, in modo che sia la prima cosa che vedo ogni mattina quando apro gli occhi…

“Se a tratti dubitate che un giorno vi guarderete indietro con nostalgia di quest’epoca così dolce e semplice, parlatene con genitori che hanno figli più grandi e che potranno confermarvelo: prendersi cura di un bambino non è che un piccolo “beep” sul radar della vostra vita; forte e chiaro ma tristemente irripetibile”.


Bibliografia

  1. Hogg, Il linguaggio segreto dei bambini, Oscar Mondadori
  2. Scheffer, Il grande libro dei fiori di Bach, Corbaccio

Le informazioni proposte in questo articolo non sono consulto medico e non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico competente. Servono solo a darvi delle indicazioni, da un punto di vista floriterapico, per mantenere o ritrovare uno stato di benessere psicofisico. In caso di patologie di qualsiasi natura è bene consultare sempre prima il proprio medico.

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