Tutto comincia dalle radici. La vera crescita è verso il basso, ma nessuno lo pensa mai. Pensiamo che si cresca verso l’alto. Che idiozia! Invece bisognerebbe scavare sotto i piedi dei figli e vedere lì, nella terra, quanto sono cresciuti. Se no poi, da grandi, cadono. Cadono a faccia in giù, come pali mal piantati nel terreno, senza radici.
P. Mastrocola
Tempo fa, una persona mi disse che noi donne, dovremmo ciclicamente assumere una miscela con Pine.
Pine è fiore di Bach che aiuta ad elaborare i sensi di colpa e a cancellare tutti quei sensi di colpa immotivati che oggettivamente non si dovrebbe avere…e noi donne siamo specializzate a crearcene di nuovi anche quando non ce n’è alcun bisogno…
Siamo spesso costrette a scegliere, e come dice una poco nota canzone, “…ogni scelta è una rinuncia…” ma noi non ci arrendiamo, e puntiamo ad essere mamme, mogli, nuore, zie, figlie, casalinghe e lavoratrici perfette…e cosi arrivano i sensi di colpa…consci o meno consci, per quello che facciamo e per quello che non facciamo…
E diciamoci la verità, a volte non solo ce li creiamo da sole, ma ci sono modelli sociali, condizionamenti familiari o nella cerchia di conoscenti, che i sensi di colpa ce li regalano ben impacchettati in una carta regalo luccicante coperta di sorrisi e pacche sulle spalle.
Potrei elencare i sensi di colpa che mi si sono appiccicati al cuore ma sarebbe una lista troppo lunga…si attaccano li, tra il cuore e la mente, e intrecciano con il tempo una fine ragnatela attorno alla nostra persona che ci impedisce di vivere serenamente e con spontaneità, una ragnatela che piano piano intrappola in sé le piccole gioie quotidiane e le scintille che costituiscono la nostra autostima e la convinzione di essere brave mamme…e allo stesso tempo libera delle nuvole di pensieri che ci affollano la mente su come dovremmo essere e su come dovremmo agire…
Ci sentiamo in colpa per aver partorito con un cesareo, per non aver allattato o per aver allattato troppo, per aver fatto piangere il nostro cucciolo nel lettino o per averlo tenuto troppo in braccio, per averlo mandato presto al nido, per aver iniziato a lavorare o per aver abbandonato il lavoro, per aver lasciato la casa in disordine, per non aver dato abbastanza attenzioni a nostro marito, per non aver lasciato ai nonni il nostro piccolo quella notte a dormire da loro o per averlo fatto…
E di situazioni ce ne sono davvero tante…ma quel che conta, è sapere che questi sensi di colpa minano davvero la nostra autostima, non ci aiutano a vivere meglio, spesso sono zaini pesanti che altri mettono sulle nostre spalle e nella maggior parte dei casi sono inutili.
Non fraintendete…come ogni emozione anche il senso di colpa ha un suo scopo funzionale e positivo, (ben venga dopo uno sbaglio per non ripeterlo), ma come ogni emozione ha anche un punto di non ritorno in cui diventa limitante. Ed è di questi sensi di colpa di cui sto parlando.
Veniamo al dunque…che cosa possiamo fare?
Pine…il fiore n.24, è la risposta…non a tutto, ma ci può davvero aiutare…
Pine è il fiore che ci aiuta a riportare l’equilibrio in queste situazioni, che non vuol dire diventare menefreghisti ed irresponsabili, ma semplicemente non far si che un piccolo sbaglio diventi un masso che ci impedisce di avanzare, di non prenderci colpe che non abbiamo, e saper dire “No, grazie” quando qualcuno prova a metterci sulle spalle il pesante zaino di cui parlavamo poco fa…
Quindi per questo nuovo anno, mi piacerebbe regalare a tutte voi una boccetta di Pine…magari con qualche goccia di Larch per liberare quelle scintille della nostra autostima già intrappolate nella ragnatela del senso di colpa…perché ognuna di noi sta sicuramente facendo del suo meglio…e di questo dobbiamo esserne fiere e convinte.
Le informazioni proposte in questo articolo non sono consulto medico e non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico competente. Servono solo a darvi delle indicazioni, da un punto di vista floriterapico, per mantenere o ritrovare uno stato di benessere psicofisico. In caso di patologie di qualsiasi natura è bene consultare sempre prima il proprio medico.
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